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DREAM

12/01/2018

l'album di esordio di Andrea Mele

ANDREAMELE

Spero di aver trascritto nella maniera giusta il titolo di questo tuo album, Andrea. E mi fa un piacere pazzesco sentire quanto sei cresciuto musicalmente da quando ti conosciamo. Il tuo gusto si è affinato, sai che riesci a sorprendermi? Non che non avessi fiducia nelle tue qualità, ma la musica che riesci a mettere sulla tua chitarra io la sento come il frutto di una maturazione lunga, complicata, interrotta, ripresa a fatica e poi… il risultato è lì, sotto gli occhi (o meglio le orecchie). Risentire "Treno per la Luna" su cd e ripensare al tuo concerto a Omegna quando al momento giusto, con l'intonazione e la durata giuste, una locomotiva ti ha salutato… di solito non mi capita, ma l'emozione è stata la stessa. Sentire le folate di "Jentu" e lasciarmi andare alle tue note. Le tue storie d'amore sempre a mezzo tra la terra e il cielo dalle quali si precipita quando il pezzo finisce. Ancora qualche passo verso la "tua" musica, nessuna paura di allontanarsi da strade battute. Come diceva il Barone Frakenstein: SI - PUO' - FARE! La creaturina è bella, ben registrata, ben impaginata (hai fatto bene ad aspettare un po' più di tempo, la grafica è notevole). E non stare a ringraziare tutta quella gente sull'ultima pagina del booklet: sono loro a doverti ringraziare per le emozioni che regali e regalerai.

 

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